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Complicanze oculari da Covid-19

Descriveremo di seguito una complicazione oculare del COVID-19, in particolare una maculopatia bilaterale con un recupero visivo subnormale. Com’è ormai risaputo, questa malattia è una sindrome respiratoria acuta grave causata dal coronavirus 2 (SARS-CoV-2) e viene associata a varie manifestazioni oftalmiche che sono tipicamente osservate nei pazienti ricoverati in terapia intensiva, come la congestione congiuntivale, l’epifora o la chemosi della congiuntiva. Si segnalano anche essudati cotonosi retinici, la vasculite periferica della retina e le occlusioni vascolari retiniche.

Come avviene il meccanismo

La malattia infetta l’ospite utilizzando il recettore dell’enzima di conversione dell’angiotensina 2, che è espresso in diversi organi, tra cui le cellule endoteliali retiniche. L’infezione virale diretta delle cellule endoteliali, così come l’infiammazione immune-mediata, possono causare disfunzione microvascolare che porta a complicazioni retiniche varie nel paziente affetto da COVID-19. Il paziente in questione, un uomo di 42 anni senza comorbidità sistemica, si è presentato al reparto di oftalmologia con diminuzione della visione in entrambi gli occhi da sei giorni.

I sintomi ed i segni

Aveva avuto febbre con mal di gola 12 giorni prima e un test PCR della saliva è risultato positivo per COVID-19. I depositi giallastri, rifrangenti, nel centro della fovea bilaterale del paziente, hanno suggerito una foveolite transitoria. L’oftalmoscopia ha mostrato la presenza di depositi subfoveali, mentre l’angiografia a fluorescenza non ha mostrato nessuna fuoriuscita o iper-fluorescenza. Il paziente ha iniziato una terapia di corticosteroidi per il presunto meccanismo autoimmune sottostante alla patologia, e la sua vista è migliorata dopo quattro settimane.

Si può affermare che diverse complicazioni oftalmiche del COVID-19 sono state riportate, tra cui la congiuntivite, gli essudati cotonosi, le emorragie retiniche e le occlusioni dei vasi retinici. Nel caso del paziente descritto, tuttavia, si tratta della prima documentazione di una maculopatia bilaterale senza coinvolgimento della periferia retinica o di altre manifestazioni retiniche. Si suggerisce che l’eziologia possa essere dovuta a un deposito ritardato di complessi immunitari.

Le cause e le conclusioni

In conclusione, il COVID-19 può causare diverse manifestazioni oftalmiche, tra cui la congiuntivite, la vasculite periferica della retina, l’occlusione vascolare retinica, gli essudati cotonosi e la chemosi della congiuntiva. Tuttavia, la deposizione di depositi giallastri nella regione foveale come osservato in questo caso è un’occorrenza rara e non è stata segnalata in precedenza in pazienti affetti da COVID-19.

La causa esatta delle complicanze oftalmiche nel COVID-19 non è stata ancora determinata, ma si ritiene che sia legata a una combinazione di infezione virale diretta e infiammazione immune-mediata. In questo caso, l’immunopatogenesi è stata considerata la causa più probabile di foveolite.

È importante che i medici considerino le complicanze oculari come possibili manifestazioni del COVID-19, specialmente nei pazienti con sintomi oftalmici che si presentano con febbre e/o malattie respiratorie. Inoltre, l’uso di corticosteroidi può essere una terapia efficace per le complicanze oculari del COVID-19, ma richiede ulteriori studi per valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento.

In sintesi, il caso descritto fornisce un esempio di complicanze oculari rare ma possibili del COVID-19, che richiedono attenzione e cura medica adeguata per prevenire eventuali danni permanenti alla vista.

Fonte: COVID-19 induced maculopathy – PubMed (nih.gov)

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